
TOVAGLIA AQUADRI 2023 AD ANGHIARI
IL TEMA PORTANTE QUEST'ANNO ERA LA NATIVITA'
Siamo stati presenti con la mente, il cuore e l’acquolina in bocca , con estrema curiosità e piacere, alla ventottesima edizione di Tovaglia a Quadri, “cena toscana con una storia da raccontare in quattro portate” che si è tenuta ad Anghiari, sì proprio la città della famosa battaglia, vicino ad Arezzo, nei luoghi dell’ amatissimo Piero della Francesca! . Qui nell’ antica e festosa cornice del Castello di Sorci, ogni sera dal 10 al 19 agosto, con la drammaturgia originale di Paolo Pennacchini e di Andrea Merendelli, che ne cura anche la regia, interpretate direttamente dagli abitanti della Valtiberina , in mezzo ad una bellissima tavolata, acconciata per centocinquanta persone alla volta, sono state rese vivide storie del Territorio, diventate per l’occasione teatro della memoria, che hanno unito tutti i commensali in una sorta di rito condiviso . Ogni anno il tema dell’originale spettacolo è, sin dalla prima edizione, sempre diverso, scritto con l’accortezza di toccare ogni volta nervi scoperti presenti in questo particolare territorio della Toscana . Questa volta sotto il titolo di "Gravidansia" i racconti sono stati incentrati sulla vera e propria problematica della Natalità, una natalità, che in queste zone sta piano piano diminuendo, connaturandosi tra l’altro con una povertà sempre più diffusa. La metaforizzazione è avvenuta mettendo in scena un nugolo di personaggi emblematici presenti per contraltare in una RSA , alcuni dei quali si affacciavano dalle finestre dell’antica magione dei Sorci , colloquiando dall’alto con gli altri presenti all’entrata, presidiata da un solerte portinaio che rispondeva alle strampalate ma significanti telefonate che riceveva . In questo modo la scoppiettante scrittura del testo, impastando il crudo presente con la difficoltà ad avere figli in un mondo siffatto con il passato dove ogni nascita pareva benedetta, anche se il parto avveniva in una stalla al calore del fiato degli animali, lo spettacolo si muove sapientemente nei diversi meandri del tema scelto . Ecco il direttore sanitario immerso nelle difficoltà burocratiche di ogni giorno, la coppia giovane restia ad avere figli, l’ex ostetrica che racconta delle mille nascite gioiose di una volta, con tanto di nomi delle mitiche fautrici, lo strafottente medico della sanità privata che ne sfoggia i nuovi portenti a suon di palanche con il suo assistente dalla pelle nera. Il tutto intriso di ironia fortificante con Zia Settimio che aspetta pure lui un bambino , l’anziano chef ospite sempre pronto a farne di figli , il ricercatore di topi che si è specializzato nel cercarne una giusta riproduzione e c’è pure l’anziano sindacalista che giustamente ne sottolinea gli aspetti più fortemente politici. E cè pure una vera citta, bambina, la bravissima Miranda Neri, chiamata significativamente Ultimina. Il tutto, condito dalle musiche , suonate per l’occasione dalla Compagnia dei Riicomposti , squisitamente popolari che tutti cantano insieme anche con noi.
IL TEMA PORTANTE QUEST'ANNO ERA LA NATIVITA'
Siamo stati presenti con la mente, il cuore e l’acquolina in bocca , con estrema curiosità e piacere, alla ventottesima edizione di Tovaglia a Quadri, “cena toscana con una storia da raccontare in quattro portate” che si è tenuta ad Anghiari, sì proprio la città della famosa battaglia, vicino ad Arezzo, nei luoghi dell’ amatissimo Piero della Francesca! . Qui nell’ antica e festosa cornice del Castello di Sorci, ogni sera dal 10 al 19 agosto, con la drammaturgia originale di Paolo Pennacchini e di Andrea Merendelli, che ne cura anche la regia, interpretate direttamente dagli abitanti della Valtiberina , in mezzo ad una bellissima tavolata, acconciata per centocinquanta persone alla volta, sono state rese vivide storie del Territorio, diventate per l’occasione teatro della memoria, che hanno unito tutti i commensali in una sorta di rito condiviso . Ogni anno il tema dell’originale spettacolo è, sin dalla prima edizione, sempre diverso, scritto con l’accortezza di toccare ogni volta nervi scoperti presenti in questo particolare territorio della Toscana . Questa volta sotto il titolo di "Gravidansia" i racconti sono stati incentrati sulla vera e propria problematica della Natalità, una natalità, che in queste zone sta piano piano diminuendo, connaturandosi tra l’altro con una povertà sempre più diffusa. La metaforizzazione è avvenuta mettendo in scena un nugolo di personaggi emblematici presenti per contraltare in una RSA , alcuni dei quali si affacciavano dalle finestre dell’antica magione dei Sorci , colloquiando dall’alto con gli altri presenti all’entrata, presidiata da un solerte portinaio che rispondeva alle strampalate ma significanti telefonate che riceveva . In questo modo la scoppiettante scrittura del testo, impastando il crudo presente con la difficoltà ad avere figli in un mondo siffatto con il passato dove ogni nascita pareva benedetta, anche se il parto avveniva in una stalla al calore del fiato degli animali, lo spettacolo si muove sapientemente nei diversi meandri del tema scelto . Ecco il direttore sanitario immerso nelle difficoltà burocratiche di ogni giorno, la coppia giovane restia ad avere figli, l’ex ostetrica che racconta delle mille nascite gioiose di una volta, con tanto di nomi delle mitiche fautrici, lo strafottente medico della sanità privata che ne sfoggia i nuovi portenti a suon di palanche con il suo assistente dalla pelle nera. Il tutto intriso di ironia fortificante con Zia Settimio che aspetta pure lui un bambino , l’anziano chef ospite sempre pronto a farne di figli , il ricercatore di topi che si è specializzato nel cercarne una giusta riproduzione e c’è pure l’anziano sindacalista che giustamente ne sottolinea gli aspetti più fortemente politici. E cè pure una vera citta, bambina, la bravissima Miranda Neri, chiamata significativamente Ultimina. Il tutto, condito dalle musiche , suonate per l’occasione dalla Compagnia dei Riicomposti , squisitamente popolari che tutti cantano insieme anche con noi.
Valore aggiunto e imprescindibile è che molti dei personaggi evocati rimandassero con la memoria ai presenti a persone e fatti realmente esistiti . Come si è detto all’inizio, ne sortisce realmente un rito condiviso, un teatro squisitamente popolare, dove il pubblico presente diventa in qualche modo anche autore di quello che vede, mentre tra un quadro e l’altro della creazione si riconosce anche in quello che mangia .
MARIO BIANCHI
Personaggi e interpreti
KATIA TALOZZI
Cuoca della RSA
STEFANIA BOLLETTI
Ex ostetrica di campagna, ospite RSA
GIOVANNA GUARINIELLO
Operatrice Sanitaria RSA
ELISA CENNI
“Donna di Corsa”, figlia di Katia
MIRANDA NERI
detta “Ultimina”, figlia di Pierluigi
ALESSIA DESANTI
Cameriera, fidanzata di Giulio
ANDREA FINZI
“Uomo di Corsa”, marito di Elisa
FABRIZIO MARIOTTI
Ex sindacalista sanità, ospite RSA
SERGIO FIORINI
Ex chef, ospite RSA
MICHELE GUIDI
Medico sanità pubblica
SAMUELE BONCOMPAGNI
Medico sanità privata
ROSSANO GHIGNONI
detto “El Raton”, derattizzatore
GINO QUIETI
detto “Zia Settimio”, ospite RSA
PIERLUIGI DOMINI
Portiere di notte RSA
TOURE DIAN FOULA
Leo, Biologo, assistente di Samuele
GIULIO DETTI
Cameriere, fidanzato con Alessia
KATIA TALOZZI
Cuoca della RSA
STEFANIA BOLLETTI
Ex ostetrica di campagna, ospite RSA
GIOVANNA GUARINIELLO
Operatrice Sanitaria RSA
ELISA CENNI
“Donna di Corsa”, figlia di Katia
MIRANDA NERI
detta “Ultimina”, figlia di Pierluigi
ALESSIA DESANTI
Cameriera, fidanzata di Giulio
ANDREA FINZI
“Uomo di Corsa”, marito di Elisa
FABRIZIO MARIOTTI
Ex sindacalista sanità, ospite RSA
SERGIO FIORINI
Ex chef, ospite RSA
MICHELE GUIDI
Medico sanità pubblica
SAMUELE BONCOMPAGNI
Medico sanità privata
ROSSANO GHIGNONI
detto “El Raton”, derattizzatore
GINO QUIETI
detto “Zia Settimio”, ospite RSA
PIERLUIGI DOMINI
Portiere di notte RSA
TOURE DIAN FOULA
Leo, Biologo, assistente di Samuele
GIULIO DETTI
Cameriere, fidanzato con Alessia
Con la partecipazione della
Compagnia dei Ricomposti di Anghiari
Compagnia dei Ricomposti di Anghiari

