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recensioni
I teatri del mondo a Sant'Elpidio
Le recensioni di Mario Bianchi

Abbiamo già sottolineato come “I Teatri del mondo”, il festival internazionale di teatro ragazzi che quest'anno si è tenuto dal 15 al 24 luglio a Porto Sant’Elpidio, località turistica del fermano, nelle Marche, sia un vero e proprio campionario della produzione del teatro ragazzi italiano, mescolando come fa per dieci giorni creazioni di compagnie storiche ad altre esordienti con spettacolazioni, animazioni ed eventi.
Ne abbiamo avuto conferma anche in questa ventunesima edizione che pure dal 20 al 22 ha contenuto la quarta edizione di “Palla al centro” , la vetrina delle produzioni marchigiane di teatro per ragazzi, che quest’anno si è aperta anche all'Abruzzo e che nel 2011, con un interessante scambio di organizzazione, verrà tenuta a Pescara.
Nella settimana in cui abbiamo seguito il festival, assistendo a ben 22 spettacoli, poche sono state le occasioni di assoluto divertimento in linea del resto con l'andamento della stagione che, orfana anche delle produzioni del Premio Scenario Infanzia, ci ha regalato scarse , vere, grandi ,autentiche emozioni

Curiosamente le due produzioni che ci hanno convinto interamente sono ambedue di teatro di figura: “Mengone Torcicolli” della.Compagnia Orsolini & Palmieri di Montegranaro e “Le Avventure di Pulcino” del Teatro Pirata di Jesi con una giovane animatrice di sicuro rilievo, Lucia Palozzi, alle prese con un delizioso pulcino di stoffa.
I giovani Jacopo Orsolini e Lorenzo Palmieri, provenienti dalla factory di Arrivano dal mare, allestiscono uno spettacolo di burattini alla vecchia maniera per restituire al presente dalla memoria la figura di Mengone Torcicolli,l'unica maschera marchigiana documentata dalle cronache popolari di questi luoghi e creata all'inizio dell'ottocento da Andrea Longino Cardinali e dal burattinaio Pacifico Quadrini.
In modo divertente e scanzonato, ma nello stesso tempo rigorosamente legato alla tradizione, la giovane compagnia marchigiana ripropone le avventure di questo eroe dimenticato, immettendolo in una storia che contiene tutte le esemplarità del canovaccio burattinesco: dal rapimento della moglie del protagonista Lisetta per opera del cattivo di turno il Brigante Mastrillu, alla presenza di un astuto aiutante, Rugantino maschera già conosciuta in altri contesti, trasformato in asino, sino alla completa vittoria contro la perfida fattucchiera . Il tutto proposto in divertente sintonia da un presentatore sgangherato e da un burattinaio maldestro . Operazione riuscita e condotta con un ritmo ancora da oliare ma già ben congegniata e di sicuro successo.
Già perfetto e compiuto invece il nuovo spettacolo del Teatro Pirata di Jesi, “ Le Avventure di Pulcino” bell'esempio di piccolo teatro di figura dove sul grande bancone di un negozio molto particolare possiamo assistere alle avventure di un deliziosissimo pulcino. Il negozio è quello di Gelsomina che, come l'omonimo personaggio felliniano, è un po' barbona e un po' bambina e che di mestiere fa l’aggiustacose. Nella sua bottega, dove le fa compagnia solo una vecchia radio, aggiusta tutto quello che si rompe, ombrelli,scatole, vestiti, barattoli.Un bel giorno arriva una vecchia valigia con un pulcino di stoffa che, appena riparato, inizia a vivere una nuova vita cercando la sua mamma.
Domanda difficile a cui rispondere, finchè in suo aiuto arriva uno strampalato e petulante anatroccolo proveniente dallo spazio, che si chiama 3x2 che aiuterà il nostro protagonista nell'impresa cercando la genitrice di Pulcino via via in una città puzzolente fatta di cartoni, poi in un bosco di ombrelli e ventagli ed infine in un enorme mare blu, ambientazioni perfettamente ricreate con l’uso di oggetti di recupero. Lo spettacolo diretto da Francesco Mattioni vive soprattutto sulla grande e forte vitalità di Lucia Palozzi che riesce con perizia e sensibilità a muovere i burattini dando loro naturalezza e simpatia, cantando e recitando dal vivo in una storia perfettamente in sintonia con i piccoli spettatori

Ci ha molto intrigato anche nella sua incompiutezza lo studio che la Compagnia Bartolucci Fabiani ha presentato sulla Turandot di Giacomo Puccini.. “Nessun Dorma” giocato su musiche registrate tra suggestive proiezioni piene di incanti narra la celebre storia inventata dal Gozzi e musicata da Puccini dalla parte di un simpaticissimo boia ( il bravissimo ed esuberante Sandro Fabiani). Quello che abbiamo visto ed i successi degli spettacoli tratti dal “Flauto Magico”, “Barbiere di Siviglia” e “Nozze di Figaro “ci fanno ben sperare del risultato finale.
Marco Renzi di Teatri Comunicanti per il festival da lui diretto ha pensato con “Attenti al lupo” di regalarci non un vero e proprio spettacolo ma un festoso e fastoso evento che vive direttamente con l'interazione del pubblico e interpretato da attori animati e pupazzi umani.
Per far questo reinventa tutto lo spazio scenico, palco e platea, facendolo teatro, è il caso di dirlo, del settimo Congresso Nazionale dell’ALCI (Associazione lupi cattivi) In perfetto stile elettorale, ecco accattivanti striscioni che inneggiano a questo o a quel candidato alla carica di Presidente, ecco che ogni spettatore è fornito di un suo distintivo, ecco che viene fatto imparare l'inno ufficiale e vengono fornite tutte le modalità del rito presentato ovviamente in televisione.
I giovani spettatori diventano così , attraverso un divertente gioco delle parti, giovani lupetti chiamati a scegliere il nuovo presidente dell'associazione.Al centro del palco sul podio quattro lupi molto diversi tra loro, quello delle favole, il lupo tecnologico, il lupo feroce , il lupo scaltro e spietato presentano il loro programma, Il pubblico vota il suo preferito ma ad un certo punto nel teatro fanno irruzione i cacciatori..... Come detto non un vero e proprio spettacolo ma una curiosa spettacolazione leggera e divertente, senza ammonimenti di sorta, ben congegniata, adatta per situazioni particolari dove un pubblico di tutte le età si diverte in modo coinvolgente e spensierato.
Per i ragazzi più grandi invece Lorenzo Pennacchietti di Teatro Rebis in 'Da Venerdì a Domenico: il viaggio di Robinson Crusoe'. imbastisce tra conferenza e narrazione una intelligente rivisitazione del libro di Defoe smontandone il mito e, attingendo anche alle suggestioni di Golding, Girodoux e Tournier, enuclea tutte le venature razziste presenti nel personaggio.Insomma parla dell'ieri per parlare dell'oggi.Uno spettacolo intelligente che purtroppo nella prima parte non è supportato da una narrazione convincente ma che apre le porte ad un modo di fare teatro per gli adolescenti veramente innovativo e foriero di possibili risultati di rilievo.
Come pure interessante, pur nell'estrema semplificazione della messa in scena, è la rilettura che Il Teatro del Cerchio fa di “Hansel e Gretel “dove una mamma si camuffa da strega per far mangiare in modo intelligente i suoi figli educandoli ad una vita più rispettosa di sé stessi.
Come detto una ventina gli spettacoli visti, tra essi ricorderemo alcune immagini : il divertente e proteiforme re di Andrea Chiappori in “Maxim il vestito nuovo dell'imperatore” di Etabeta teatro, il bravissimo lupo del funzionale “ Tre porcellini”dei Guardiani dell'oca (usiamo pure due animatori così i bellissimi pupazzi di Ada Mirabassi parlerebbero e si muoverebbero in sincrono) , il “Barbablù”della compagnia teatrale aquilana “Teatrabile” i pregevoli pupazzi e le figure del Laboratorio del Mago di “Cappuccetto in giallo” e di Gabriele Ciaccia del Teatro dei colori.
Dobbiamo per correttezza segnalare i miglioramenti rilevati in alcuni spettacoli già visti come quelli riscontrati in “Io sono tu sei” del Florian interessante creazione dedicata alle diverse identità culturali e in “Pik nic “ dove Loretta Antonella e Rebecca Murgi per il teatro del Canguro riregistrano la loro danza proponendo uno spettacolo per molti versi interessante per i piccolissimi.
Per il resto spesso spettacoli imbarazzanti tra cui vorremmo segnalare “L'acqua di Lalla”di Terrateatro (4000 spettatori per quaranta repliche,questi i numeri gridati nella presentazione) pur con un' attrice di grande vitalità e soprattutto “Ivano, il Taglialegna”del Teatrino Insideout .E' vero che i bambini recepiscono ogni cosa ma bisognerebbe evitare loro pressapochismo e cialtroneria.
MARIO BIANCHI