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AL VIA IL CORSO DI PERFEZIONAMENTO DI TEATRO DI FIGURA
DA MARZO


A “SCUOLA DI BURATTINI” - AL VIA UN CORSO DI PERFEZIONAMENTO SUL TEATRO D'ANIMAZIONE COME STRUMENTO EDUCATIVO E DI MEDIAZIONE


Prenderà il via a marzo, su idea dell'Università di Modena e Reggio, del Comune di Reggio, del Comune di Modena e della Fondazione Sarzi, il primo corso di perfezionamento italiano di livello universitario dedicato ai burattini come strumento di educazione e mediazione.

Il percorso formativo, dal titolo “Il teatro di animazione come strumento di intervento in ambito educativo, sociale e medico-sanitario”, ha lo scopo di coniugare le competenze di diversi ambiti disciplinari utili a progettare interventi in ambito educativo, sociale e medico-sanitario con gli strumenti e le metodologie proprie del teatro.

Il corso – che si snoderà tra sedi universitarie, Centro internazionale Loris Malaguzzi e la sede della fondazione Famiglia Sarzi in via del Guazzatoio - è composto da quattro moduli articolati in una serie di insegnamenti e attività che riguardano: conoscenze generali e propedeutiche (modulo 1), la storia del burattino, le tecniche di scrittura e di narrazione (modulo 2), le applicazioni in ambito educativo, sociale e medico-sanitario (modulo 3), le altre tecniche del teatro di animazione (modulo 4). Il corso è pensato per offrire gli strumenti cognitivi e metodologici del teatro d’animazione a persone che desiderano operare come educatori, operatori sociali e/o medico-sanitari. In particolare il corso di propone di:

Fornire conoscenze e competenze teorico-pratiche in cui il teatro di animazione diventi possibilità di intervento in ambito sociale, educativo e medico-sanitario per la crescita della persona e del benessere psicologico in ogni fase della vita.

Fornire le conoscenze e le competenze per progettare interventi educativi in cui il teatro di animazione sia un nuovo linguaggio educativo per l’intervento in contesti problematici e di disagio.

Fornire le basi teoriche e pratiche per l’utilizzo di strumenti e metodologie del teatro d’animazione attraverso le nuove tecnologie.

Costruire e valorizzare collaborazioni tra esperti del mondo dell’educazione, della formazione e della sanità con esperti del teatro d’animazione e di figura e delle tecnologie digitali per promuovere processi di inclusione e coesione sociale degli individui, dei gruppi e delle organizzazioni e comunità rilevanti.

Il corso è strutturato in 260 ore, di cui 236 ore di didattica frontale e laboratori pratici e 24 per lo stage e realizzazione di progetto finale. La quota di iscrizione al corso è di euro 600. E' prevista la possibilità di partecipare come uditori a singoli moduli del corso.

NOTE DI MORENO PIGONI

Il corso di perfezionamento che prenderà il via nel marzo di questo 2017 a Reggio Emilia ha un nome lineare e tecnico, diversamente non poteva essere trattandosi di un corso di specializzazione realizzato all’Università. Credo che in questa situazione si possa affermare come diceva il drammaturgo Benard Shaw che in un lungo lavoro dove il processo di elaborazione è complesso il risultato e solo esso debba essere semplice, e così è. Il corso è frutto di passione e volontà e come sempre tenacia, percorso difficile proprio perché il tema è “ caldo ” i burattini si associano molto spesso alla prima infanzia e di rado escono da questo recinto dorato dove tutt’al più sono usati poco e non sempre al meglio; ma facciamo un passo indietro e vediamo il perché dei burattini.

Quasi dieci anni fa Moreno Pigoni comincia un’esperienza significativa e inusuale per un burattinaio professionista della Commedia dell’Arte: l’ uso della marionetta come strumento e non come fine, in altre parole il teatro al servizio di obiettivi quali l’ inclusione, le attività intergenerazionali e il benessere della persona; devo ammettere che tanta influenza su di me hanno avuto il lavoro compiuto in ambiti distinti da Dario Fo e Mariano Dolci. Per anni sperimento e lavoro soprattutto in Spagna a Madrid tenendo corsi, laboratori e formando formatori, il lavoro si svolge in scuole, centri sociali, università, carceri, quartieri della periferie. Il teatro, quello fatto di montaggi, smontaggi, apertura di sipari e applausi (quando ci sono) continuo a farlo in Italia con la mia associazione culturale I burattini della commedia, comincio così a capire che le due anime della mia attività non sono in contrapposizione ma assolutamente complementari, c'è di più la cosa mi piace! Mi divido quindi per anni tra questi due “ palcoscenici ” aiutato e supportato dall’anima organizzatrice di Elisabetta Della Casa la quale dà forma alla tela che io tesso a volte disordinatamente e in maniera incompleta.

Dopo l’ennesimo dei miei viaggi per insegnare come usare il teatro d’animazione in due università brasiliane parlo davanti ad una birra con il professor Sandro Rubichi, amico di vecchia data e professore all’Università di Modena e Reggio Emilia, il quale dimostra interesse per le mie attività e mi interroga sul perché io non abbia mai pensato di svolgere tali funzioni anche qui in Emilia… Colto nel sentimento io burattinaio continuatore della tradizione decido che la domanda mi sembra interessante, stimolante in un certo senso provocatoria. Con febbrile eccitazione ma sempre “ affrettandomi lentamente ” comincio a pensare ad un corso tra Modena e Reggio Emilia, parlo con Elisabetta e il professor Rubichi. Contattiamo così la professoressa Carla Rinaldi presidente della Fondazione Reggio Children interlocutore, lei, d’obbligo ogniqualvolta si parli anche sottovoce di educazione. L’ idea piace a tal punto che le riunioni si estendono anche ad altri soggetti culturali e politici (Fondazione Famiglia Sarzi, Comune di Modena e Comune di Reggio Emilia che sono diventati importanti promotori del Corso), il sasso è stato buttato e i cerchi concentrici si espandono. Il resto è storia recente ed ha nomi, cognomi o titoli, il corso non sarebbe stato possibile senza l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nella persona di Sandro Rubichi, senza il finanziamento della Fondazione studio Baldi e Baldi&Partners, nella persona del dott. Carlo Baldi, senza il piccolo sostegno di aziende del territorio che credono nel connubio di imprenditoria e cultura (Lirca srl, Sosel spa, Sosel Businnes) e di In baracca con Alex , non avrebbe avuto struttura senza Elisabetta Della Casa, non avrebbe avuto forma senza Carla Rinaldi. Il resto se deve venire verrà “Ha da pass à 'a nuttata” diceva Eduardo de Filippo, e noi attendiamo!