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recensioni
ALFONSO CIPOLLA CI FA IL REPORT DELLE GIORNATE MONDIALI DELLA MARIONETTA
SVOLTESI A PARMA ON LINE DAL 18 AL 21 MARZO

ABBIAMO CHIESTO AD ALFONSO CIPOLLA DI RACCONTARCI DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA MARIONETTA CHE SI E'SVOLTA A PARMA IN UN FILO ROSSO DI AVVENIMENTI DAL 18 AL 21 MARZO
ORGANIZZATI DA UNIMA ITALIA .

Credo che la Giornata Mondiale della Marionetta di Parma, anche se avvenuta virtualmente, rimarrà a lungo nella memoria.

Parma, Capitale Italiana della Cultura e capitale dei burattini e del teatro di figura, era in animo fin dallo scorso anno, con tanto di programmi già stampati. Poi è scoppiata la pandemia a infrangere questo come tanti altri sogni. Ma i nostri sogni sono tenaci e ci abbiamo riprovato. Ne è nata una scommessa, fatta d’incontri, riflessioni, sinergie, ma anche di schegge teatrali molto sui generis, essendo ancora precluso lo spettacolo dal vivo. Una scommessa rischiosa, che poteva avere l’aria del ripiego, invece si è rivelata una tappa importante per percorsi futuri, che ha gettato basi su cui costruire, aperto dialoghi, avviato progettualità tanto più concrete, perché queste giornate hanno ribadito un grande, grandissimo desiderio di partecipazione, come testimoniato dalle migliaia di persone raggiunte sui social e dalle centinaia di presenze direttamente collegate.

I quattro giorni di incontri di Parma, si sono aperti con il dibattito La Forma è Sostanza? ovvero fino a che punto la “forma” è condizione creativa nel teatro di figura? Un tema su cui da mesi, sotto la regia di Angela Forti e Marco Lucci, stanno ragionando molti artisti e studiosi, confrontandosi su poetiche, drammaturgie e linee di lavoro. Ne hanno discusso Silvano Antonelli, Stefano Giunchi, Paolo Sette e Marianna De Leoni. Non per dare risposte, ma per tracciare percorsi ed esemplificare esperienze.

Segno forte di apertura e di volontà di far rete è stato poi l’incontro tra UNIMA Italia e Assitej Italia, volto alla firma di un Protocollo di collaborazione e progettualità congiunte tra le due Associazioni nazionali.
Di là dalle formalità rito, tale collaborazione ha di fatto preso avvio con il convegno Intrecci. Per una storia condivisa tra teatro ragazzi e teatro di figura. Un convegno destinato a lasciare un segno, dato che per la prima volta si sono rintracciate radici comuni e momenti nodali di evoluzione tra due forme di teatro spesso in attrito nella loro storia più recente.
Ricordare un passato dimenticato, ma sostanziale, era essenziale per aprire il convegno. Ho provato a far sintesi, ripercorrendo due secoli di storia per disegnare una parabola che visto il teatro rivolto all’infanzia e ai giovani (per marionette, burattini e in persona) passare da una concezione di tipo morale a una di tipo estetico. Un excursus dal teatro educativo ottocentesco, al teatro sociale di Don Bosco, al teatro d’arte di Vittorio Podrecca, al teatro di propaganda ideologica del Ventennio per arrivare ai maestri rifondatori del moderno teatro di figura e teatro ragazzi: Maria Signorelli, Otello Sarzi, Giovanni Moretti. Maestri riconosciuti che hanno dettato le direttrici che ci hanno condotto all’oggi.
Sono seguite le testimonianze di Silvano Antonelli, Loredana Perissinotto, Bruno Stori, Claudio Montagna, per ripercorrere quel particolarissimo fenomeno che è stata l’animazione teatrale. Testimonianze per molti aspetti inedite e passionali, che hanno riportato in luce quel credo profondo di allora votato a un senso del teatro come servizio pubblico finalizzato a sviluppare discorsi più che spettacoli.

Il titolo della terza sezione del convegno apriva al futuro: Il tempo dei nodi che vengono al pettine. E adesso? Spunti di riflessione con Carlo Presotto, Fabrizio Montecchi, Marco Lucci, Simona Gambaro, Irene Vecchia, Flavia Armenzoni, Alessandro Libertini, Daria Paoletta, Agnese Doria, Valeria Sacco, Renzo Boldrini coordinati e sollecitati da Paola Bassani, Beatrice Baruffini e Renata Coluccini. Un ampio ventaglio di opinioni alla ricerca d’identità, drammaturgie, luoghi, politiche e strategie culturali… non per trovare risposte ma per gettare semi, per invitare ad abbandonare luoghi e pratiche comuni.

Altre segno forte di queste giornate di Parma è stato il colloquio Osservare il teatro di figura, realizzato in collaborazione con ANCT - Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.
Uno scambio di suggestioni per cogliere una volontà di frequentazione. Un’occasione d’incontro più che di confronto, di attenzione, d’interscambio per immaginare vie di restituzione che portino a una sempre maggior consapevolezza del fare e del vedere teatro. Il presidente dell’associazione dei critici, Giulio Baffi, ha immediatamente colto il particolare momento dinamico che sta attraversando il teatro di figura, sposandone la causa e ipotizzando occasioni di visibilità consapevole. Tra i presenti al colloquio, oltre a Giulio Baffi, Mario Bianchi, Alfonso Cipolla, Nicola Arrigoni, Claudia Cannella, Francesca Cecconi, Angela Forti, Maria Dolores Pesce e Francesco Tei.

L’arte della marionetta tra tradizione e futuro in tempi di pandemia è stato il tema dell’incontro conclusivo del ciclo di tavole rotonde “ResiliArt”, che UNIMA ha organizzato con UNESCO, al fine di valutare gli impatti della crisi COVID-19 nel settore mondiale del teatro di figura.
Lo speciale appuntamento transnazionale, che vedeva di fatto Unima Italia presente come unica realtà europea, è stato moderato da Margareta Sörenson, presidente dell'AITC (Associazione Internazionale dei Critici di Teatro). Hanno parteciperanno oltre a Idoya Otegui, segretario generale di UNIMA Internazionale, Gilbert Agbevide (Togo), Oksana Byrliba (Russia), Fabrizio Montecchi (Italia), Dadi Pudumjee (India), Nancy Staub (USA). L’incontro è stata l’occasione per riflettere sui alcuni dei temi più importanti che hanno attraversato le tavole rotonde ResialiArt. La prima parte è stata dedicate alle ricadute sociali che l’emergenza sanitaria ha avuto sul settore del teatro di figura mentre la seconda parte sulle ricadute estetiche che l’eccesso di digitale ha prodotto o potrebbe produrre in un settore sempre molto aperto alle contaminazioni linguistiche.

Un omaggio a Mariano Dolci, maestro e dispensatore di sapienza, è avvenuto durante l’Assemblea Generale UNIMA Italia dove è stato nominato per acclamazione socio onorario. A ricordare la sua incessante attività di sperimentatore delle pressoché infinite potenzialità dell’uso dei burattini in campo pedagogico sono intervenuti Alessandra Amicarelli, Valter Broggini, Fabrizio Montecchi, Giuseppina Volpicelli, Rosellina Leone, Isabelle Roth, Paola Ferretti, Massimiliano Troiani, Alessandro Libertini, Vito Minoia, Valentina Venturini, Matteo Corbucci.

Svolgendosi anche se virtualmente a Parma, la Giornata Mondiale della Marionetta non poteva non rendere omaggio alla città e alla sua forte vocazione “burattinesca”. Francesca Cecconi e Angela Forti hanno pertanto messo a punto un Focus UNIMA Parma, uno sguardo dietro le quinte con i soci UNIMA che operano sul territorio, per raccontare se stessi, il loro lavoro e soprattutto la Città.
Ad aprire l’incontro il professor Luigi Allegri in dialogo con Michele Guerra,assessore alla cultura del Comune di Parma, per immaginare scenari futuri e strategia culturali a partire dal rilancio de Castello dei Burattini – Museo “Giordano Ferrari” di cui Cesare Bertozzi ha poi illustrato la nascita e alcuni tesori che custodisce.
Patrizio dall’Argine e Veronica Ambrosini, anime de il Teatro Medico Ipnotico, hanno raccontato la loro particolare avventura artistico-teatrale con assaggi del loro memorabile Leonce e Lena di Büchner, e poi frammenti di Topolino, Black Varietà e La sconosciuta della Senna.
Altre avventure, quella del Teatro delle Briciole e del mitico festival Micro Macro, sono state ripercorse da Alessandra Belledi, mentre Beatrice Baruffini e Riccardo Reina hanno regalato le seduzioni d’un teatro d’oggetti minimale di grande forza poetica.

Al termine di ogni giornata Marco Lucci e Marco Maccieri hanno dato vita a RadioResistiAmo, un gesto comico e vitale, un simbolo di resistenza alla chiusura di teatri e baracche e per scongiurare la pandemia. Un autentico varietà di schegge, baluginii e folgorazioni aperto dalla vibrante voce di Romano Danielli con ricordi struggenti di una meraviglia possibile pur tra le macerie della guerra.
La guerra e la resistenza sono stati il filo rosso che ha tramato una fantomatica trasmissione radiofonica condotta da Fabio Scaramucci e Marco Maccieri e da una ventina di “inviati speciali”: un esercito di burattinai e artisti che hanno aderito con incredibile inventiva e generosità, creando piccole gemme umoristiche e poetiche: Cristina Cason, Paolo Comentale, Gianluca Di Matteo, Jonathan Famà, Selvaggia e Viola Filippini, Valentina Larosa, Marco Lucci, Cristina Marin, Mauro Monticelli, Tonino Murru, Paolo Papparotto, Rita Pasqualini, Damiano Privitera, Beppe Rizzo, Valerio Sebastiano Saccà, Valeria Sacco, Paolo Saldari, il Signor Formicola, Vladimiro Strinati, Irene Vecchia, Vittorio Zanella.

Cosa volere di più per festeggiare il teatro di figura?
Ma oggi è un altro giorno. UNIMA Italia raccoglie la sfida del proprio tempo e già ha annunciato l’apertura di nuovi gruppi di lavoro in cui far convergere le energie propositive di questa straordinaria edizione della Giornata Mondiale della Marionetta.

ALFONSO CIPOLLA