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recensioni
VALERIA OTTOLENGHI RECENSISCE ILFRANKENSTEIN DEGLI ECCENTRICIDADARO'
SULLA GAZZETTA DI PARMA

Volentieri pubblichiamo la recensione di Valeria Ottolenghi di I LOVE FRANKENSTEIN uscita su "La gazzeytta di Parma"


Davvero fantastici questi Ecccentrici Dadarò! Uno spettacolo colto, ironico, coinvolgente, un’interpretazione dal ritmo perfetto, una scansione dei movimenti, dei gesti, di estremo rigore, belle le musiche, una teatralità intensa avvolta in una sorta di favolosa magia: così «I love Frankenstein», protagonisti Rossella Rapisarda, Davide Visconti (che firmano anche lo spettacolo insieme a Fabrizio Visconti, responsabile della regia) e Marco Pagani, autore delle musiche che anche suona in scena; voce narrante Saverio Marconi, scene di Francesco Givone, costumi di Mirella Salvischiani e Alessandro Aresu, visto al Teatro al Parco la mattina, nella sala grande, con diverse scolaresche che, dopo aver seguito lo spettacolo in un silenzio carico di partecipazione, sono esplose in un caloroso applauso con molti «Bravi!» ripetuti con gioia.

Teatro ragazzi di raffinato pensiero: nella leggerezza narrativa un eccellente lavoro drammaturgico, una motivata e divertente rilettura dell’opera di Mary Shelley, una sorta di seguito incantato, carico di prodigi e un’affascinante scenografia, con una carrozza che sembra aver viaggiato davvero a lungo! Il sipario si apre proprio con una sorta di visione, con un cocchiere che crea suonando il rumore degli zoccoli di cavalli fantasma! Hanno un’aria «vissuta» i due viaggiatori, e nello stesso tempo fresca, i movimenti agili, molte le situazioni buffe (diversi incidenti/ tormentoni con risata del vetturino, «cattivo»), lei in abito da sposa: si amano molto loro due, il Dottor Victor Frankenstein e sua moglie Elisabeth, ma sono duecento anni che vagano senza riuscire a trovare quiete, un luogo dove stare, insistente la pioggia che continua senza sosta, con loro quella creatura muta cui sono legati da una strana maledizione, anime condannate a quella sorta di pena che potrà avere fine solo con un «atto di puro amore».

Forse loro due non si amano abbastanza?! Elisabeth, che ha un carattere aperto, ride volentieri, scopre un libro che vorrebbe riuscire a leggere, titolo «Come lo feci», ma Victor ogni volta lo riprende cercando di nasconderlo. Coerente all’opera originaria, il dottor Frankenstein vorrebbe riuscire a distruggere la sua creatura, che invece dimostrerà il suo animo gentile salvando Elisabeth... No: non era un «mostro» quel muto cocchiere, compagno di viaggio: era stato solo ingiustamente abbandonato!






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