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Eolo
recensioni
I FESTIVAL AUTUNNALI 4) ANIMA IF A CAGLIARI DI ALFONSO CIPOLLA
SI E' TENUTO A CAGLIARI DAL 24 AL 29 OTTOBRE ORGANIZZATO DA IS MASCAREDDAS

Un piccolo assaggio di Anima If, il festival internazionale di teatro di figura organizzato a Cagliari da Is Mascareddas. È un festival a tema che permette quindi alla compagnia di comporre un programma centellinato, pensato, cogliendo (come del resto ha sempre ha fatto) il meglio del meglio e di proporlo come ghiotta e spesso unica occasione nel panorama nazionale per far conoscere artisti e intriganti percorsi di ricerca. Il meglio del meglio va letto proprio in questa direzione: non necessariamente spettacoli di impatto estetico, ma spettacoli capaci di lasciare un segno oltre se stessi, inducendo lo spettatore non solo all’abbandono in ciò a cui assiste, ma anche ad appropriarsi della sollecitazione di un pensiero.

Tema di quest’anno la giustizia ecologica, declinata nei più diversi modi, diretti e indiretti.

Tra gli spettacoli visti, si segnala l’imponente installazione del Théâtre de la Massue, Le petit théâtredub out de monde, creazione di arte contemporanea per pupazzi firmata da Ezéquiel Garcia-Romeu per la drammaturgia di Laurent Caillon. Difficile abbozzare una descrizione. Si parte dalla delimitazione di uno spazio non spazio, di un sotto, di un sopra e di un attorno. Uno spazio ai margini, chiuso come un aquario, dove all’interno è come se venisse monitorato il nostro mondo, con inquietudine e umorismo ad un tempo. Un centro di comando per ignari sopravissuti o un laboratorio clandestino? Piuttosto un magazzino atto a stipare il trovarobato dell’esistenza. Il pubblico più che ad assistere all’azione e invitato a girare attorno a questo vasto microcosmo, a esserne parte attiva, a cogliere nel suo andare particolari e angolazioni, a intuire i destini, le radici del vivere, la soglia che può farsi speranza o annichilimento. Spettacolo concettuale, non privo di fascino, che lancia interrogativi e frantuma certezze. Di grande perizia tecnica e di invenzione.

Ancora un mondo specchio di un domani possibile. È Five lines della compagnia Frau Trapp, spettacolo, come indicato nel sottotitolo, di “micro cinema theatre”, ovvero di un “film” creato in presa diretta. Si raccontauno scenario futuribile, dove la devastazione provocata dai cambi climatici obbliga l’umanità a una vita da sottosuolo, dove la perdità della libertà individuale è condizione necessaria per la sopravvivenza della specie. Anche questo spettacolo si sviluppa in più piani visuali.Sul grande schermo posto in fondo allo spazio scenico viene proiettata la ripresa che gli animatori approntano e realizzano tra plastici, modellini e una miriadi di figure di volta in volta posizionate. Tecnicamente ineccepibile, lo spettacolo insegue ancora una sua intima fusione che calibri l’azione degli animatori-filmmaker e la vicenda narrata, dove i personaggi sullo schermo e quelli sulla scena possano sovrapporsi tra ambiguità e turbamento, come solo in parte già accade.

Ultimo spettacolo visto. Donatella Pau – anima de IsMascareddas insieme a Tornino Murru – col garbo pudico che la caratterizza ha riproposto Le storie di Leo, narrazione con marionette da tavolo con cui ha dato vita alle particolarissime favole inventate da Leonardo da Vinci. Storie impietose, apparentemente crudeli, ma segno invece di una Natura indifferente agli affanni dei singoli viventi. Aspetto quest’ultimo che fa inserire lo spettacolo a pieno titolo nella scelta tematica del festival.Donatella Pau con estrema e sapiente leggerezza coglie tutte le sfumature di un umorismo nero e disincantato e le porge al pubblico con una ironia tenue, conviviale, personalissima, che apre a un sorriso liberatorio pur a fronte di un tragico continuamente in agguato.Spettacolo piacevolissimo contrappuntato con sagacia dal clarinetto di Angelo Vargiu.

ALFONSO CIPOLLA

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