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Eolo
altrisguardi
FARSI SILENZIO
LO SPETTACOLO DI CACCIOLA-GRANATA


Cosa è il Sacro ? E' questa la domanda che si fa e che fa Marco Cacciola in un mondo che sembra averne perso la sua più intima dimensione, inFarsi silenzio”, l'originale spettacolo, ideato e scritto dall'interprete, insieme a Tindaro Granata.

Gli spettatori sono invitati a mettersi delle cuffie e a partecipare emotivamente a un vero e proprio viaggio, realmente accaduto, in cui la narrazione, rivolta in modo accorato agli spettatori, si confonde con i suoni e le voci che arrivano loro dai luoghi, realmente attraversati dal protagonista, da Torino a Roma.

Il cammino di Cacciola è costellato da numerosi incontri, dal drammaturgo e poeta Antonio Tarantino, ma soprattutto da gente comune, i suoi genitori, due arzille vecchiette che si esprimono in dialetto, il cantastorie Isaac, un comune libraio, un semplice bambino. A lui, alla domanda su cosa sia il Sacro, danno risposte diverse e inaspettate che lo mettono sempre in ambasce, che lo fanno dubitare anche dell'utilità del suo stesso viaggio e dell'impossibilità che ci possa essere una risposta unica.

Nel medesimo tempo è un rito laico quello che si consuma dentro lo spettatore, che si concentra non solo sulle parole ma anche su ogni rumore,da ogni minimo sussurro che gli sembra provenire dai mondi attraversati dall'officiante. Ne nasce un viaggio iniziatico, inframmezzato, certo, anche, e soprattutto, da dubbi, ma pure da improvvise illuminazioni, dovute alle risposte dei vari incontri disseminati sul cammino, risposte che hanno in comune la forte presenza dello stupore dell'inaspettato, che per essere goduto appieno, ha bisogno soprattutto del silenzio. E così che, tolte le cuffie, siamo invitati ad uscire dal teatro, in silenzio, a vedere da vicino senza intromissione alcuna ” La straziante bellezza del creato”, con i suoi umori e rumori. Sta lì forse la risposta al grande quesito?

MARIO BIANCHI







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