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Eolo
recensioni
PROMETEUS/OLYPUS KIDS VISTO DA MARIO BIANCHI
DELLA COMPAGNIA AGRUPATION SENOR SERRANO CON BEATRICE BARUFFINI

Uno dei principi fondamentali che vengono insegnati a tutti i bambini e le bambine è quello del rispetto delle regole. Ma è assolutamente vero che sempre e comunque le regole debbano essere rispettate, o in alcuni casi è possibile trasgredirle ? Quali sono state le conseguenze per chi lo ha fatto e quali sono state le ragioni che li hanno spinti a contravvenire il divieto imposto? Il gruppo spagnolo  pone questi quesiti ai piccoli spettatori nello spettacolo “Prometeus “ inserito nella trilogia dedicata ai bambini “Olympus Kids” che abbiamo visto alla Triennale al Festival Fog che avrà nel meritorio progetto anche altre due storie legate a Demetra e alle Amazzoni. Attraverso la riproposizione teatrale di due famosissimi miti, uno antico e uno moderno “ Prometeo” e “ Frankenstein”, la compagnia che abbiamo imparato a conoscere per diverse creazioni per adulti ha inteso sollecitare questa volta la fantasia e il ragionamento dei bambini. Per realizzare lo spettacolo utilizzano il loro usuale stile che attraverso la tecnologia pone al centro il teatro di figura, qui composto da minuscoli personaggi creati con il lego che si muovono sulla scena per merito di Beatrice Baruffini, riproposti narrativamente sul grande schermo, insieme ad altre immagini significanti. La performer racconta con loro ai bambini in modo semplice ed immediato, dopo aver dato delle regole basilari di comportamento al suo pubblico, la storia di due personaggi che hanno contravvenuto alle regole : Prometeo che rubó il fuoco a Zeus per donarlo agli esseri umani per scaldarsi, per cuocere il cibo, per forgiare i metalli e Il dottor Frankenstein, il personaggio creato da Mary Shelley che attraverso l’elettricità causata dai fulmini voleva sconfiggere la morte; Baruffini, con la solerte presenza di Riccardo Reina che coordina la parte tecnica, complice il commento sonoro di Roger Costa Vendrell porta avanti le sue storie attraverso un continuo rapporto con i bambini che vengono stimolati dalla performer a proseguire il racconto ma nel medesimo tempo la stimolano ad approfondire i vari significati delle storie raccontate, attraverso risposte sollecitazioni mai scontate e mai banali, domandandosi sempre i pro di ogni azione compiuta dai protagonisti ma anche i contro. Ed infine anche domandandosi perché non si possono contravvenire delle regole a fin di bene e lamentandosi che gli eroi delle due storie hanno subito una troppo dura punizione per le loro azioni, dai risvolti positivi. Fra le immagini proposte poi fa capolino il giornalista australiano Julian Assange, moderno contravventore di regole, di cui si chiede ai ragazzi di approfondirne la figura . Ecco che così le creature umane di lego con cui i bambini e le bambine hanno imparato a costruire il mondo, anche qua, nel medesimo modo, sono capaci, interconnentendosi con la Tecnologia, di restituire storie antiche che riescono a costruire mondi interiori importanti per la loro crescita, funzione questa primaria del Teatro.

MARIO BIANCHI





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